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Germania
Le fonti rinnovabili, fotovoltaico ed eolico, sono in tale crescita che fra vent'anni produrranno tanta elettricità (77mila megaWatt) da consentire lo spegnimento dell'ultima centrale atomica. Nel 2050 il 50% dell'energia tedesca verrà dalle rinnovabili.
Giappone
È il paese leader mondiale di energia fotovoltaica installata con più di 1.000 megawatt di potenza installata (segue la Germania con 500; l'Italia, pur con più sole, ne ha venti volte meno). Sono giapponesi tre dei primi dieci produttori mondiali di pannelli fotovoltaici.
Kenia
È la patria del movimento "Green Belt" la cui fondatrice, Waangari Maathai, ha vinto per questo il premio Nobel per la Pace nel 2004. Come anelli verdi intorno alle città, in 30 anni sono stati piantati dalle donne del movimento almeno 30 milioni di alberi.
Madagascar
La "Terra promessa dei naturalisti" nel XVIII secolo, ha un ecosistema unico al mondo, per la straordinaria ricchezza di biodiversità: 4 tipi di habitat naturali, 95 % delle specie è endemico, protetto in aree naturalistiche che occupano il buona parte del territorio non abitato. Prima del golpe era stato fermato un accordo che avrebbe concesso metà delle terre coltivabili a un colosso coreano per fare spazio a coltivazioni di biodiesel. Ospita i terreni di Impatto Zero®.
Maldive
Le isole Maldive diventeranno la prima nazione completamente a energia pulita entro un decennio. Il governo privatizzerà l'azienda elettrica nazionale e realizzerà 155 pale eoliche da un megawatt e mezzo l'una, gli impianti fotovoltaici e perfino una centrale elettrica alimentata con gusci di noci di cocco, sufficienti a fornire energia a tutti i 385.000 abitanti delle isole.
Norvegia
Ha garantito un contributo di 1 miliardo di euro da qui al 2015 a un Fondo Internazionale per la difesa dell'Amazzonia, ma verserà il suo contributo annuale solo se si registreranno progressi documentati nella lotta alla deforestazione illegale.
Pennsylvania
Una "Strategia sull'indipendenza energetica" è stata lanciata dal governatore Ed Rendell: copre il 50% dei costi per installare pannelli solari su case o piccole aziende; dà incentivi per "rottamare" vecchi elettrodomestici, frigo e condizionatori a favore di nuovi e più efficienti che consumano il 15% in meno d'energia; incoraggia l'uso di nuovi contatori dell'elettricità, chiamati "smart meters", che riducono l'uso di energia nelle case.
Portogallo
L'intuizione del governo è far rivivere le zone economicamente depresse con impianti di energia solare. Così ad Ameraleja, 150 km a sud di Lisbona, è in costruzione l'impianto fotovoltaico più grande d'Europa. Funzionerà a pieno ritmo nel 2010, quando grazie ai 268mila pannelli fotovoltaici installati raggiungerà una potenza di 64 MW, 12 volte maggiore rispetto alla principale centrale solare europea in Germania. Da sola questa centrale ridurrà le emissioni di circa 152 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
Svezia
L'energia proviene in massima parte da centrali idroelettriche e quindi senza emissioni inquinanti. Tra il 1990 e il 2006 ha ridotto le emissioni di CO2 del 9%, un dato significativamente superiore all'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto. Sono stati realizzati progetti come il teleriscaldamento in ogni città (vapore e acqua calda nelle tubazioni di tutti gli edifici del quartiere) e lo sviluppo delle pompe di calore per il riscaldamento geotermico. Nel 1991 è stata introdotta una carbon tax, per cui gli svedesi pagano un extra di 2,34 corone (0,3 €) al litro ma in cambio hanno un incentivo di 10.000 corone per acquistare un'auto verde.
Wisconsin
Il governatore Jim Doyle ha firmato una "dichiarazione di indipendenza energetica" investendo 40 milioni di dollari su sole, vento, idrogeno e bio-combustibili.
A cura della redazione di Lifegate.it
